L’intelligenza artificiale

Una sfida economica e sociale per la Cina

Il governo cinese sta finanziando la costruzione di un polo di ricerca sull'intelligenza artificiale (AI) la cui creazione terminerà fra circa cinque anni. La zona al momento identificata è situata nella zona ovest di Pechino e potrà contenere circa 400 tra aziende e startup. Il progetto è parte di una strategia del governo cinese che, dichiaratamente, ha espresso l'obiettivo della Cina di divenire entro il 2030 il leader mondiale nello sviluppo di tecnologie e applicazioni riguardanti l'intelligenza artificiale.

L'idea è anche quella di collaborare con le migliori università e centri di ricerca nazionali ed esteri per accelerare il mercato e la ricerca collegati all'intelligenza artificiale, per trainare il miglioramento industriale e una nuova era economica. Per supportare tale investimento, la Cina avrà bisogno di grandi partner di alto livello e di talenti selezionati in tutto il mondo.

L'idea di fondo è di migliorare la produttività industriale, migliorarne la qualità a al tempo stesso abbattere i costi di produzione ( i quali, in Cina, stanno attraversando un veloce e preoccupante aumento ), ma anche introdurre questa nuova tecnologia nel quotidiano : finanza, sicurezza, medicina e trasporti.

Dopo uno sviluppo demandato a un numero enorme di startup e centri di ricerca, ora si punta a investire di più, ma su meno aziende e con progetti dal valore più grande.

I maggiori concorrenti con i quali la Cina si troverà ad avere a che fare al momento, sono gli Stati Uniti. Infatti gli USA detengono, ad ora, la leadership nel campo della tecnologia cosiddetta di base, ovvero, i chip, gli algoritmi e la conoscenza teorica.

La Cina, tuttavia, ha come vantaggio il maggior sviluppo nel campo delle banche dati, le applicazioni Internet e IoT (Internet of Things). Per l'AI, mentre la tecnologia di base costituisce il motore, i dati e la loro disponibilità ne costituiscono il carburante. Ora che il supporto allo sviluppo è diventato una priorità del governo, la Cina avrà dalla sua anche maggiori risorse economiche, maggiore azione imprenditoriale ed entusiasmo del mercato.

Lo sviluppo dell'AI in Cina dovrà anche portare a migliorare le leggi per la tutela delle proprietà intellettuali, le quali, al momento, sono piuttosto lacunose. Il sostegno finanziario dovrà anche essere accompagnato dalla nascita e dal miglioramento delle norme etiche, norme tecniche e diritti di proprietà intellettuale, la supervisione della sicurezza, la tutela dei posti di lavoro e altre garanzie. In altre parole, l'impatto non sarà solo tecnologico-finanziario, ma anche politico, sociale ed etico (proprio come sta succedendo in Occidente).