I millennial cinesi tendono a preferire esperienze di viaggio alternative e sono disposti a spendere sempre di più per i loro viaggi ( nell’ultimo anno si è registrato un incremento del budget per i viaggi del 50% per il 60% dei millennial). Sono più disposti a fare un viaggio durante le stagioni non di punta, cercando il periodo più opportuno per la meta prefissata. 

I viaggi sono sempre più non organizzati, crescono i viaggi “fai da te”, semplicemente facendo le valigie e partendo per nuove esperienze. Molti millennial conoscono l’inglese e sono in grado di cavarsela a prescindere dalla destinazione e, soprattutto, senza il bisogno di una guida.

Lo shopping è ancora molto praticato durante i viaggi, ma si inizia a ricercare di più il prodotto artigianale, ricercato, di qualità vera. A parte lo shopping, i fattori culturali stanno diventando sempre più decisivi nella pianificazione del viaggio delle giovani generazioni. I giovani cercano esperienze avventurose o romantiche, non convenzionali, oppure attività che aumentano l’adrenalina, estreme, da raccontare.

Sono aumentati anche i viaggi interni, ma gli attuali servizi e infrastrutture turistiche in Cina non sono ancora soddisfacenti per la crescente domanda della gente. La maggior parte degli spostamenti interni avviene nelle festività nazionali.

I bambini della fine degli anni ’90 e inizio millennio sono in genere di mentalità più globalizzata rispetto ai loro predecessori e sono nativi digitali. Preferiscono il tipo di viaggio libero e non vincolato, che espanda gli orizzonti mentali e culturali, che permetta di sperimentare diverse culture e stili di vita. Per loro, viaggiare è una fuga dalla vita di tutti i giorni e hanno un’aspettativa molto alta del viaggio che si propongono di intraprendere.

La voglia inizia sui social dove si pubblicano foto di viaggi esotici, con conversazioni interessanti e si segnala agli altri che si è stati bene, che si è avuto una preziosa esperienza di vita. I giovani cinesi sono curiosi dei diversi di stili di vita, di ciò che la gente negli altri Paesi ( soprattutto i coetanei) sta facendo, per trovare nuove ispirazioni. Come negli anni di fine ’60 e inizio ’70 in Occidente, i giovani cinesi lottano per creare i propri percorsi, distinguendosi dalle aspettative sociali e familiari.

Il viaggio deve incidere sulla propria crescita personale, sulla propria felicità; in pieno accordo con i propri valori personali.

I millennial sono cresciuti insieme all’apertura della Cina agli altri Paesi, iniziata nei primi anni ’90, quando il governo cinese ha iniziato ad allentare le restrizioni e l’economia si è rafforzata. Quando i millennial sono entrati nell’adolescenza e nella prima età adulta, l’industria ha iniziato a espandersi. E’ gente che lavora in un ambiente molto competitivo, spesso la loro vita è noiosa e ordinaria. Il viaggio è una fuga dalle pressioni sociali. Crescere in una popolazione di 1,4 miliardi di persone non è facile, affermare la propria identità e mostrare di essere individui unici e irripetibili diventa sempre più urgente.

I giovani cinesi iniziano ada avere sempre più fiducia in loro stessi, non hanno paura di parlare di se stessi, della loro originalità e di condividere le proprie emozioni.

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