La nostra idea di affiliazione è una condivisione sinergica di diverse conoscenze e competenze in una configurazione non-equity con legami di tipo del tutto informale.  Per penetrare in una nuova area geografica, conseguire e difendere un vantaggio competitivo e di posizionamento in un mercato difficile quale quello Cinese, molte PMI dovrebbero affrontare cambiamenti strutturali e investimenti scoraggianti. Le strategie d’ingresso sono sempre legate a due fattori “tempo” e “costi” e, spesso dipendenti da questi, al “rischio”. In Cina, inoltre, l’ingresso in alcuni segmenti di mercato è spesso legato ad un fattore dimensionale, piccole o medie realtà non hanno chance o, quantomeno partono fortemente svantaggiate. L’identificazione d’interessanti opportunità di business, costituisce una condizione essenziale per la formazione di un network. Ciò che solitamente è di ostacolo all’adesione ad una forma aggregativa è il rischio relazionale legato alla possibilità di dover rinunciare a perseguire gli obiettivi aziendali con le proprie e consuete modalità per andare incontro agli interessi di rete. Non è il nostro caso. Una forma collaborativa aperta permette al network di offrire un’ampia e strutturata offerta con tempi di risposta brevi, e agli affiliati di concentrarsi sulle proprie competenze, affidandosi al gestore del network per le tematiche logistico-culturali-distributive e di marketing. Un approccio di affiliazione spontanea offre un profilo di rischio praticamente nullo e un alto potenziale di coinvolgimento in opportunità grazie alla complementarietà degli aderenti pur rimanendo in un caso di pura e semplice cooperative exploitation and exploration.

Per ristabilire gli equilibri politici-istituzionali internazionali,  la Cina sta cambiando le regole per l’accesso al proprio mercato. Pare che questa rinnovata apertura agli investimenti stranieri stia già dando all’economia un nuovo slancio. Per poter accedere a un mercato così vasto e far fronte a una competizione allargata e globalizzata, occorrono nuovi strumenti collaborativi adatti ad aumentare il livello qualitativo e quantitativo dell’offerta. Una scelta oculata di forma collaborativa (o networking), valutando i pro e i contro, valutando i costi e i vincoli, può permettere alle aziende di focalizzarsi sugli aspetti e le competenze aziendali in cui ci si sente forti e adeguati al mercato target, con la sicurezza di essere supportati in quegli aspetti nei quali non si possa e non si voglia investire tempo e risorse. La consapevolezza di poter utilizzare competenze già in proprio possesso e di non dovere apportare modifiche strutturali, insieme alla facilità di uscita dal network, rende più semplice la scelta di affiliazione perché del tutto reversibile. L’obiettivo minimo che la nostra forma aggregativa si pone è la cosiddetta Interfirm Resources Transfer, l’interscambio di competenze. La forma che si vuole dare è del tipo Network Administrative Organization (NAO), ovvero un’aggregazione governata da un’entità esterna non subordinata a non subordinante, con il semplice ruolo di intermediario e gestore per le imprese affiliate. Il gestore offre un servizio di rappresentanza gratuito, con in cambio la sola opzione di poter firmare un contratto di agenzia solo nel caso ci fosse un’opportunità di business reale ( con commissioni che non superano il 3%).

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