La CCC (China Compulsory Certification, detto anche “3C” in inglese) non è una dichiarazione del produttore come per l’europea CE, ma è una vera e propria certificazione rilasciata da entità accreditate. Infatti, il processo di certificazione comporta sia test obbligatori sul prodotto che ispezioni dei siti produttivi. La certificazione implica anche la presentazione di documentazione, il pagamento di commissioni e la verifica annuale (la certificazione ha la durata di cinque anni, con rinnovo automatico).

Non tutti i prodotti importati in Cina necessitano di tale certificazione e per alcuni prodotti, come per esempio elettromedicali, cosmetici e per telecomunicazione, non basta. L’ente che emana gli standard è il SAMR (State Administration for Market Regulation), l’ente accreditatore e certificatore è il CNAS (China National Accreditation Service for Conformity Assesment) tramite le sue sub-agenzie. Il processo di certificazione può risultare molto lungo (si va dai quattro ai diciotto mesi), dipende da molti fattori.

Normalmente, le fasi di certificazione sono le seguenti:
1) La presentazione della richiesta di certificazione e accettazione della richiesta.
2) Esecuzione dei test obbligatori da parte di un laboratorio accreditato CNCA (parte del SAMR, Certification an Accreditation Administration of China).
3) Ispezione del sito produttivo tramite audit.
4) Fase di valutazione. Le eventuali non conformità verranno indicate e si proporranno i tempi per le azioni correttive.
5) L’ente certificatore assegna il permesso di marcare il prodotto CCC (PoP, Permission of Printing).
6) Ispezioni annuali. Di solito sono simili alla fase 3, ma più brevi.

Non tutti i prodotti devono essere certificati CCC, i prodotti non appartenenti alla lista dei prodotti che richiedono obbligatoriamente la certificazione devono comunque essere compatibili con i regolamenti doganali. Per alcune categorie è possibile richiedere una certificazione su richiesta volontaria (che non è la marcatura CCC) che dichiari che il prodotto venduto assolve i requisiti degli standard cinesi. Altre categorie di prodotti richiedono un’autocertificazione CCC (DoC, Declaration of Conformity), simile alla dichiarazione CE, con la quale il produttore dichiara di produrre in ottemperanza degli standard GB (per alcuni prodotti bastano i test in laboratori accreditati ISO/IEC, per altri sono comunque necessari test in laboratori cinesi accreditati CNCA).

Per la lista dei prodotti che ricadono sotto l’obbligatorietà di certificazione, la volontarietà e l’autocertificazione, è meglio fare riferimento alle pubblicazioni AQSIQ (General Administration of Quality Supervision, Inspection and  Quarantine ) e CNCA, in quanto nuove categorie possono essere aggiunte e altre derubricate nel tempo.