Come definito nel D.Lgs. 09 Aprile 2008 n.81 (in seguito D.Lgs.81), un dispositivo individuale di protezione ( in seguito DPI) è una qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo dalle minacce per la sua salute e sicurezza nel caso, nonostante siano state messe in atto tutte le soluzioni tecniche e organizzative per mitigarne le cause, continuino a sussistere dei rischi residui. 
I DPI sono regolamentati a livello europeo e in particolare dal REGOLAMENTO (UE) 2016/425 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO che, al punto 15, cita la necessità per i DPI provenienti da Paesi non appartenenti all’Unione, all’atto dell’immissione sul mercato, di conformità comprovata ai requisiti citati nel regolamento. La responsabilità del controllo dei requisiti prima dell’immissione del prodotto sul mercato ricade sugli importatori, quindi essi devono essere facilmente identificabili e i loro dati devono essere presenti sulla confezione prima della distribuzione. 
Ancora una volta si ribadisce che il fascicolo tecnico, di solito compilato dal fabbricante, debba essere nelle mani dell’importatore e pronto a essere esibito nel caso le autorità di vigilanza ne facciano richiesta (notare che il distributore e il consumatore hanno il solo diritto di avere una copia della dichiarazione di conformità-DoC e/o della certificazione da parte di un notified body ove richiesto). 
La DoC è, a volte, impropriamente definito CoC e ha validità di cinque anni . Il fascicolo tecnico deve essere disponibile per almeno dieci anni dall’introduzione sul mercato del prodotto. 
In ogni caso, anche il distributore deve avere una funzione attiva nella vigilanza sul prodotto e garantire che il prodotto sia corredato dalle istruzioni sull’uso e su eventuali prescrizioni e/o avvertenze nella lingua dell’utente finale.

Nel caso in cui sia obbligatorio che un DPI appartenga alla categoria III, il prodotto deve essere certificato da un notified body (ente certificatore). Gli enti accreditati sono elencati in una lista presente sul sito Commissione Europea. Occorre comunque prestare la massima attenzione perché gli organismi possono certificare solo i DPI per i quali sono stati accreditati, non tutti.

I DPI di categoria III, accanto al simbolo CE devono riportare, se possibile sul DPI stesso o sulla scatola, il numero che identifica il notified body. E’ raccomandata anche la presenza di uno o più pittogrammi (normalizzati) che indichino il tipo di rischio dal quale il DPI protegge. 
I guanti in nitrile, se usati in ambito professionale come DPI, ricadono nella categoria III e quindi devono essere certificati da un organismo europeo accreditato. Se l’uso che se ne fa è di tipo medico, il fabbricante deve essere certificato ISO 13485 e alcuni campioni del guanto devono superare i test e avere i requisiti contenuti nelle seguenti norme armonizzate:
- UNI EN ISO 374-1
- UNI EN ISO 374-2
- UNI EN ISO 374-5
- UNI EN 16523-1
- UNI EN 455-2

- UNI EN 420 

Insieme alle norme, il guanto deve riportare il livello prestazionale come indicato nella norma di riferimento ( per esempio nelle prove di tenuta aria acqua, il livello prestazionale è un numero che va da 1 a 3, 3 significa prestazione massima).
Se un guanto deve proteggere dai virus, oltre ad avere superato i requisiti prestazionali per i microorganismi, deve superare quanto richiesto dalla norma ISO 16604 Procedura B, durante la quale il campione viene sottoposto, in pressione idrostatica, a un microorganismo di dimensioni comparabili a un virus, misurandone la permeabilità . In questo caso, in prossimità del simbolo di protezione da rischio biologico, il fabbricante può scrivere VIRUS.
Il guanto in nitrile è per definizione anallergico, quindi la sua fabbricazione deve escludere la presenza di polvere e altre sostanze allergeniche e inquinanti, quali lattice, polveri di talco ecc.
Nel caso di guanto utilizzabile per proteggersi dal rischio chimico, il campione deve essere esposto a 18 sostanze chimiche secondo la norma  EN 16523-1 e sotto al pittogramma del rischio chimico, devono essere riportate le lettere indicantI le sostanze per le quali il guanto si è manifestato efficace.
La lista delle sostanze e relativa lettera è la seguente:
- Metanolo, lettera A
- Acetone, lettera B
- Acetonitrile, lettera C
- Diclorometano, lettera D

- Disolfuro di carbonio, lettera E

- Toluene, lettera F
- Dietilammina, lettera G
- Tetraidrofurano, lettera H
- Acetato di etile, lettera I
- N-eptano, lettera J
- Idrossido di sodio 40%, lettera K
- Acido solforico 96%, lettera L
- Acido nitrico 65%, lettera M
- Acido acetico 99%, lettera N
- Ammoniaca 25%,  lettera O
- Perossido di idrogeno 30%, lettera P
-  Acido fluoridrico 40%, lettera Q
- Formaldeide 30 % , lettera R
In questo caso il livello prestazionale è identificato con Type è una lettera:
- Type  A, prova di 30 minuti su sei agenti chimici
- Type B, prova 30 minuti su tre agenti chimici
- Type C, prova 10 minuti su un solo agente chimico